Le montagne coprono quasi metà del territorio italiano e svettano nella loro bellezza e maestosità da Nord a Sud, perfino nelle due isole principali. Il nostro ultimo libro La cucina di montagna è un atto d’amore verso questi territori unici, spesso impervi e dimenticati, gelosi custodi di tradizioni antiche.

Un viaggio fotografico lungo 488 pagine che si snoda dal Carso al Gennargentu, raccontando paesaggi emozionanti, storie non solo gastronomiche, prodotti del territorio e piatti simbolo. Piatti semplici e rustici, che esaltano al meglio le materie prime. Ci sono la panicia, robusta minestra di orzo, fagioli e carne affumicata di maiale, tipica delle vallate ladine, o i tirolesi knödel (foto a sx), gnocchi di pane raffermo insaporiti con verdure, formaggi o salumi, da gustare sia in brodo che asciutti. E ancora la pecora alla callara – conosciuta anche come pecora a cotturo –, una ricetta che testimonia l’antica vocazione pastorale del Teramano e dell’Aquilano, fino alle tante polente e seupe che caratterizzano la cucina valdostana.
Tra le ricette presenti sul volume, abbiamo scelto di regalarvi in anteprima quella pizzoccheri. Siete pronti a raccogliere la sfida e realizzare questo primo piatto tanto amato in Valtellina?
Pizzoccheri
Trattoria Altavilla, Bianzone (Sondrio)

Per 4 persone
- 4 etti di farina di grano saraceno
- un etto e mezzo di farina di grano tenero
- 2 etti di verze, 2 etti di patate, 20 g di cipolla
- 2 etti e mezzo di casera, un etto di parmigiano reggiano
- 2 etti di burro
- sale, pepe in grani
Mescolate le due farine, aggiungete un po’ d’acqua e un pizzico di sale, poi lavorate il tutto per 10 minuti sino a ottenere un impasto abbastanza solido e omogeneo. Con il matterello tirate la sfoglia fino a raggiungere lo spessore di due o tre millimetri e ritagliatene delle strisce larghe circa sette centimetri; sovrapponetele e ottenete, tagliando nel senso della larghezza, tagliatelle larghe quasi un centimetro.
Sbucciate le patate e tagliatele a cubetti. Pulite le verze, lavatele, asciugatele e spezzettatele. Portare a ebollizione in una pentola abbondante acqua salata e tuffate le patate, le verze e i pizzoccheri, pochi per volta; fate riprendere il bollore e cuocete il tutto per una decina di minuti.
Prelevate la pasta con una schiumarola e versatene una parte in una pirofila ben calda, cospargete con il parmigiano grattugiato e con il casera a scaglie sottili, e proseguite alternando pizzoccheri e formaggi fino a esaurire gli ingredienti. Rosolate la cipolla nel burro, quando sarà imbiondita, versatela sulla pasta e portate in tavola, senza mescolare. Spolverate con pepe macinato al momento.
TEMPO DI ESECUZIONE un’ora e 40 minuti

Collana: In cucina con Slow Food
Pagine: 128
Prezzo di copertina: 9,90 €
Prezzo online: 8,42 €
Prezzo soci Slow Food: 7,92 €
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