L’onigiri – letteralmente “qualcosa di facile da trasportare”– è il sandwich alla giapponese, sano e comodo da trasportare. Presenza immancabile nei graziosi cestini del pranzo – bento – di tutti i personaggi dei manga, non è altro che una polpetta di riso solitamente di forma triangolare farcita in vario modo. Questo cibo popolare nato per recuperare il riso avanzato viene celebrato in Giappone il 17 gennaio: la data è stata scelta per per ricordare i volontari del terremoto di Kobe del 1995, che sostennero la popolazione offrendo onigiri a chi non aveva di che nutrirsi.

Impariamo insieme come prepararli in casa, grazie ai consigli del libro La cucina giapponese illustrata (clicca sul titolo per saporne di più) di Laure Kié.

La cottura del riso

  1. Sciacquate più volte il riso, finchè l’acqua non risulti limpida.
  2. Scolatelo e mettetelo in un cuociriso* con pari volumi di acqua
  3. Cuocete seguendo le indicazioni, poi lasciate a riposto per almeno 10 minuti.

*Se non avete un cuociriso, niente panico! Mettete riso e acqua in una pentola, portate a ebollizione e cuocete per 12 minuti a fuoco molto lento. Togliete la pentola dalla fiamma e lasciate a riposo per altri 10 minuti con il coperchio.

Illustrazione di Haruna Kishi

Così preparato, il riso va messo ancora caldo in un piatto fondo e condito con aceto di riso per sushi. Non resta che mescolarlo delicatamente e farlo raffreddare con l’uso di un ventaglio, in modo che ottenga un bell’aspetto brillante. Per evitare che asciughi va lasciato riposare sotto un canovaccio umido.

Preparazione dell’onigiri

Illustrazione di Haruna Kishi
  1. Inumidite e salate leggermente le mani.
  2. Prelevate con una spatola di legno una buona quantità di riso cotto.
  3. Mettete la guarnizione al centro del riso.
  4. Compattate leggermente il riso, formando un triangolo
  5. Il trucco è rigirarsi il triangolo tra le mani, in modo da esercitare una pressione omogenea su tutti i tre i bordi, senza comprimere il riso, che non deve assolutamente essere schiacciato.
  6. Una volta pronto, rivestite l’onigiri con una strisciolina di alga nori.

Sebbene quella a triangolo sia senza dubbio la forma più comune, gli onigiri possono essere anche a cilindro, a cerchio o presentare le sembianze di teneri animaletti e fiori, destinati soprattutto ai bambini. Quanto alle guarnizioni, la prugna umeboshi (in salamoia) e l’alga nori sono le più frequenti, ma anche in questo caso non c’è che da sbizzarrirsi: dal salmone cotto e sminuzzato fino ai gamberetti in tempura, passando finanche per uova strapazzate e pisellini.

LA CUCINA GIAPPONESE ILLUSTRATA

Collana: Slowbook
Pagine:
128
Prezzo di copertina:
14,50 €
Prezzo online: 12,33 €
Prezzo soci Slow Food: 11,60 €