Mercoledì 18 novembre arriva in libreria la nuova edizione di Osterie d’Italia, la guida che fotografa il meglio della ristorazione di territorio e di tradizione. In un anno così sfidante per tutto il settore, questo volume è il segno tangibile del nostro sostegno alla comunità degli osti, oltre che una testimonianza necessaria. Nei prossimi giorni lo racconteremo meglio, ma iniziamo con un piccolo assaggio: la bella introduzione firmata dai due curatori Eugenio Signoroni e Marco Bolasco.
Cari lettori e cari osti,
quella che a vete fra le mani è da vvero un’edizione speciale di Osterie d’Italia. Ma non lo è per meriti di redazione bensì perché questo – lo sapete bene – è un anno speciale.
Abbiamo pensato a lungo a che cosa avremmo dovuto fare in un periodo così complesso: abbiamo riflettuto anche sulla possibilità di uscire o meno, noi che comunque ci occupiamo di critica, seppure in un modo diverso dagli altri. Come avremmo potuto farlo quest’anno? Ci siamo resi conto – e tanti di voi ce lo hanno detto forte e chiaro – che queste pagine sono una testimonianza importante di un pezzo di Paese, rappresentano una comunità fatta di osti, di territori e di appassionati avventori che le osterie le vivono. Le piccole grandi economie di territorio, fatte di gestioni familiari, di imprese agricole, di reti virtuose, hanno saputo resistere e da piccole trasformarsi e apparire grandi a chi non le conosceva ancora. Anche perché in tanti sono voluti venire da voi, cari osti, tornare a vivere con emozione la vostra tavola e convivialità: in un periodo in cui si è stati costretti a molte rinunce, il mondo delle osterie e delle trattorie ha tenuto e dimostrato di occupare un posto particolarmente rilevante nella scala di valori di buona parte degli italiani.
Per tutte queste buone ragioni ci siamo resi conto che dovevamo esserci, fare la nostra parte, dire a tutti che la nostra comunità resiliente c’è e che l’attuale è un momento in cui saprà farsi sentire anche più di prima. La nostra guida, che continua a essere l’unica voce forte di una parte importante del mondo della ristorazione, è una testimonianza concreta di tutto questo.
Consentiteci solo una scelta, legata al fatto che il lavoro di quest’anno, il vostro e il nostro, non si poteva valutare nella stessa maniera di sempre. Dunque abbiamo deciso di non eliminare nessuna delle osterie presenti lo scorso anno, limitandoci a raccontare le belle novità che abbiamo incontrato sulla nostra strada. Inoltre, per scelta – politica – non abbiamo assegnato Chiocciole a nessuno. Anche perché, quest’anno, è un po’ come se l’avessimo assegnata a tutte le osterie in guida.
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Collana: Guide Slow
Pagine: 940
Prezzo di copertina: 22,00 €
Prezzo online: 20,90 € €
16 commenti
Sono Daniela la fanatica Daniela che a fine febbraio di quest’anno ha ceduto locanda delle Grazie
Da parecchi anni partecipavo alla presentazione della guida e puntualmente piangevo se Carlin parlava. Ora ho a piangere leggendo la vostra introduzione.
Vi ringrazio per la generosa umanità questo fa la differenza, enorme, il popolo di SF ha questa filosofia
Non mollo quello in cui credo continuerò a far parte di noi
Bravi. Brava gente
Grazie di cuore Daniela, ci fa davvero piacere leggerti. Fieri di dare voce a questa splendida comunità, soprattutto in questo momento.
Far parte di SF è una grande soddisfazione e una grande responsabilità.
E concordiamo sulle scelte fatte.
Grazie
Grazie a voi, sempre dalla vostra parte.
Bravi. Quando uscirà l’app con la versione digitale delle Osterie 2021?
Grazie di cuore Giovanni. L’app è attesa per metà dicembre, vi terremo aggiornati sui nostri canali.
Aspettando la ripresa economica, almeno per continuare a sognare e resistere!
Ce lo auguriamo anche noi! Forza!
Buongiorno ad oggi la App sembra non ci sia ancora : avete notizie ?
Grazie
Buongiorno. É uscita la app Osterie d’Italia 2021?
Sono Riccardo Demaria, socio Slow Food dal 1990 – Tessera 30047 – Condotta di Varese, di cui sono stato anche volontario per diversi anni e mi occupavo di eventi e di verifica delle Osterie inserite nella Guida.
Sono stato Giovedi’ 21/10 alla Locanda delle Grazie di Curtatone con i miei vecchi zii che abitano a Mantova. Profonda delusione. Ho scritto una recensione negativa su Tripadvisor a nome Riccardo – Castellanza. Era qualche anno che non ci andavo e mi ricordavo che onoravano la chiocciola di Slow Food alla grande. Ho verificato che sull’ultima Guida non hanno piu’ la chiocciola, vi suggerirei di fare un controllo e valutare se escuderli anche dalla Guida.
Riccardo Demaria
Grazie mille Riccardo della sua segnalazione, che giro immediatamente alla redazione della guida. A presto!
Buona sera a chi devo scrivere per segnalare la nostra osteria ? Perché venga valutata?
Grazie in anticipo
Davide
Buonasera, può scrivere alla redazione all’indirizzo ost.info@slowfood.it In bocca al lupo!
Siamo stati per la prima volta alla Gramola di Tavarnelle Val di Pesa qualche giorno fa. La cena era una delusione. Non potevo immaginare una tagliata in Toscana così brutta—troppo cotto, sembrata riscaldata e ance coperta con formaggio fuso. Le cose fritte erano anche non erano buone, quasi immangiabili. Come è possibile che il posto sia nella guida??
Ci dispiace che non vi siate trovati bene in uno dei locali consigliati dalla guida. Potrebbe essere stata una serata storta, che purtroppo capita a tutti, visto che la visita di quest’anno ha confermato il giudizio positivo sull’osteria. In ogni caso, dal momento che abbiamo grande considerazione del giudizio dei nostri lettori, giro la segnalazione alla redazione. Grazie mille di averci scritto.