Una delle conseguenze più pesanti e meno dibattute della profonda crisi che sta affrontando il settore della ristorazione è legata alle ricadute che questa lunga chiusura sta avendo sulla filiera, in particolare quella a monte. In altre parole, sulle migliaia di allevatori, artigiani, contadini, pescatori, raccoglitori… che affidavano alle osterie e alla ristorazione più attenta gran parte del proprio prodotto e quindi del proprio guadagno. Non poter cucinare significa non poter utilizzare questi prodotti, non poterli trasformare e raccontare. Questo stop non comporta solo un mancato incasso momentaneo, ma ha effetti ha lungo termine: i prodotti che oggi si accumulano nei magazzini dovranno essere smaltiti nei prossimi mesi con un abbassamento dei prezzi e un ulteriore rallentamento della ripresa, che rischia così di diventare ancora più incerta.

Ma non solo. Se come ripetiamo a ogni edizione di Osterie d’Italia, le osterie sono le migliori vetrine delle eccellenze che i territori sono in grado di produrre, fermarle significa spegnere queste vetrine e la luce che esse sono in grado di irradiare. Significa, per esempio, impedire ai clienti di conoscere un nuovo salume o formaggio e decidere a fine pranzo di avventurarsi per qualche stretta via di montagna per portarne a casa una fetta o una forma intera da condividere poi con gli amici.

Per questo molti ristoratori hanno deciso di attivarsi e di mettersi a disposizione di questi artigiani. Hanno decido di non spegnere queste vetrine, ma di riorganizzarle e adattarle a questo momento.

È il caso, per esempio, di Alessandro Belli e del suo Arrogant Pub di Reggio Emilia, una delle 119 novità dell’edizione 2021 di Osterie d’Italia. Nel suo locale – uno dei migliori pub della penisola – grazie a un’attentissima selezione e a una cucina autentica si può conoscere il meglio degli appennini reggiani. Alessandro ha deciso che non poteva certo essere questo momento a impedirgli di continuare a farlo. Così ha raccolto i prodotti dei suoi fornitori in un cesto natalizio, che ha chiamato #ruralfamily e che ha riempito di formaggi, tagli bovini e ovini, patate, grani e altro ancora. L’intero costo del pacco (110 euro) servirà a pagare, a prezzo pieno, i produttori e a sostenerli in un momento difficile. Chi volesse avere informazioni o prenotare il pacco può chiamare il numero 338 1314307, visitare la pagina Facebook di Alessandro o il sito dell’Arrogant Pub (www.arrogantpub.it) che sarà attivo dall’11 dicembre.