Il meteo, si sa, influenza i mercati alimentari in modo decisivo e nell’ultimo periodo ha fatto un bel po’ di danni, di cui tuttavia ci accorgeremo soltanto a partire da giugno. Adesso, al mercato, vi apparirà tutto come al solito e, sia per la frutta sia per le verdure, potrete approfittare dell’abbondanza di prodotto del Centrosud a prezzi ragionevoli. È arrivato quindi il momento di concedervi un piccolo piacere: le fragole.

L’agricoltura fa i conti con il gelo tardivo

Hanno fatto il giro del web le immagini dei viticoltori in Borgogna e in altre zone della Francia che hanno riempito i loro filari di torce accese per difendere le viti dal freddo gelido che a volte in primavera ritorna sferzante. È una delle cose più pericolose che possano capitare a queste coltivazioni: una repentina discesa del termometro sotto zero per qualche giorno, quando le fioriture e le gemme hanno iniziato a sbocciare, può compromettere un’intera annata di raccolto. Lo spettacolo di questi migliaia di lumini che illuminano la notte nei campi ha iniziato a ripetersi in questi ultimi giorni anche in Italia: nel saluzzese, nel fossanese, ma anche in Emilia Romagna per esempio, si è adottato questo sistema per i tanti frutteti là presenti, altrettanto delicati. Ebbene, purtroppo lo stratagemma non sembra sia servito a molto. Pare che le coltivazioni di frutta del Nord, dalle mele ai kiwi, dalle pesche alle ciliegie, dal Piemonte al Friuli – quelle che dovrebbero essere pronte a giugno – siano andate perse per temperature notturne che hanno raggiunto anche meno otto gradi centigradi. A inizio estate ne vedremo delle belle.

Foto di Intravino

Primizie a prezzi onesti, ma i peperoni

Oggi però se andate al mercato non ve ne accorgerete, perché al Sud, dove la frutta inizia a essere raccolta, ha fatto pure un po’ freddo, ma tollerabile, per cui queste primizie arrivano regolari e a prezzi onesti. Soprattutto le fragole di Basilicata e Campania a anche 3 euro al chilo. Possiamo iniziare a concedercele. Per il resto quindi apparirà tutto nella norma: abbondanza di prodotto del Centrosud, costi giusti, sia per frutta sia per le verdure. L’unica cosa che ha visto un’impennata del prezzo sono i peperoni che arrivano dalla Sicilia. Sono saliti anche a sette euro al chilo. Quando succede uno sbalzo del genere a un prodotto di stagione – ed è regola valida per tutte le tipologie – di solito è dovuto a un imprevisto, quindi sarà sufficiente evitare di comprarlo per una settimana, poi si stabilizzerà in basso. E inoltre, se siete del Nord, per i peperoni vi conviene aspettare.

Carlo Bogliotti, c.bogliotti@slowfood.it
Da La Stampa del 10 aprile 2021