Questa settimana ha visto le zone più vocate alla produzione ortofrutticola, in particolare al Centrosud, continuare con basse temperature e precipitazioni. Nell’immediato futuro i frutti e le verdure dovrebbero tornare a beneficiare del sole e garantire un buon grado di maturazione e di qualità (anche di gusto) ma per ora la situazione non è rosea. Tuttavia, questo stato delle cose ci suggerisce un paio di ragionamenti che vogliamo fare sui prezzi.

Occhio alle fragole

Le fragole: non ce ne sono tante e non sono un granché. Molte vengono dalla Spagna dove però le condizioni climatiche sono state assimilabili a quelle per esempio della Basilicata. I frutti non saranno granché succosi e zuccherini, scarsi tanto da avere prezzi abbastanza sostenuti. Un bancale all’ingrosso di fragole spagnole o anche italiane costa oggi tra i cinque e i sei euro al chilo. Ma spunta fuori il paradosso: le troverete al dettaglio nella grande distribuzione anche alla metà, due e cinquanta o tre euro al chilo. Sono dei pazzi? Ma non ci rimettono? Probabilmente sì, ed è una scelta ben precisa per attirare clienti. L’offerta la noterete subito se entrate in un supermercato, e c’è in bella mostra sui volantini che ostruiscono le nostre buche delle lettere. Il classico prodotto “civetta”: ci guadagneranno su altro, come l’insalata in busta a 10 e più euro al chilo, le erbe aromatiche confezionate anche a due euro per qualche rametto o l’olio di pessima qualità.

Il prezzo giusto per un buon extravergine

Ecco, a proposito di olio extravergine è ormai ampiamente in commercio quello dell’ultima raccolta e, puntuale, la Guida agli extravergini 2021 di Slow Food racconta ben 838 piccolo-medie aziende che in tutta Italia producono oli di grande qualità. Il top di gamma, senza dubbio, con anche i produttori del Presidio Slow Food nazionale dell’olio extravergine. Se li cercate li pagherete molto, ma solo in teoria, secondo il senso comune. Chi produce bene, custodendo la terra, non può perderci! E questo è il senso di aver costruito un Presìdio. E su questo punto non lamentatevi e lo diciamo una volta per tutte: un buon olio in bottiglia non può costare meno di 12 euro al litro! Sono 8 euro di materia prima, 1,36 euro del costo di molitura, 1,36 per il trasporto, 1,35 per la bottiglia, l’etichetta e il packaging. Totale 12.07. Vi siete mai chiesti cosa comprate se prendete una bottiglia da 0,75 litri a meno di tre euro al supermercato? Pensateci, e se non lo capite, approfondite on line le filiere dell’olio in Italia. Avrete belle sorprese.

Carlo Bogliotti, c.bogliotti@slowfood.it
Da La Stampa del 24 aprile 2021