Esce in libreria il 26 maggio Non siamo tutti sulla stessa barca, l’esordio letterario del giovane attivista di Fridays for Future Giorgio Brizio. Nell’attesa pubblichiamo qui la bella prefazione firmata da Luigi Ciotti. Buona lettura.

Giorgio Brizio ha voluto riportare in questo libro un aneddoto che mi ha sentito raccontare tempo fa, con al centro un pacchetto di caffè. Non lo anticipo per non rovinare la sorpresa a voi lettori, ma mi piace che questo giovane autore sia rimasto colpito da un episodio così minuscolo, che ha per protagonisti tre anziani signori: un Papa, un prete e il gestore di un bar torrefazione di Torino. La sua propensione a cogliere il messaggio non banale nascosto dentro un fatto all’apparenza tale, è per me il segno che, pur non essendo sulla stessa barca, tutti abbiamo l’opportunità di guardare allo stesso mare, a un orizzonte comune di impegno che non lasci naufragare la speranza.

La storia di Giorgio inizia, lui dice, un po’ per caso. Uno di quei casi che però già rivelano le attitudini di una persona, la sua capacità di dedicare attenzione ai dettagli, e iscriverli dentro il disegno dell’esistenza: la loro e quella collettiva. Giorgio ci spiega come nasce la sua adesione al movimento ispirato alla lotta inizialmente locale e solitaria, ma in breve oceanica e planetaria, dell’attivista svedese Greta Thunberg. Una storia che conosciamo ormai tutti: la lotta di una ragazzina timida ma tenace, che con la forza dei suoi argomenti e della sua determinazione diventa un modello da seguire per migliaia di coetanei nel mondo. Una lotta per il futuro della terra, per salvare il clima che cambia e mette a repentaglio la vita di intere regioni del mondo, la sopravvivenza stessa dell’uomo.

Credit: Alessandro Vargiu

Giorgio è fra i ragazzi che si mobilitano per portare questo tema non più rinviabile all’attenzione anche del governo italiano. Presto capisce che manifestare non basta. Bisogna studiare, informarsi, decifrare le complesse sfide sul tavolo e imparare a comunicarle in modo efficace agli altri, per costruire consapevolezza e indurre cambiamenti concreti nello stile di vita.

Gli studi lo aiutano a prendere coscienza di altri problemi, variamente connessi a quello climatico, come tutto del resto è connesso sul nostro straordinario e fragile Pianeta. Si interessa al fenomeno delle migrazioni, che sempre più hanno un’origine anche di tipo ambientale. Approfondisce le storie drammatiche dei viaggi dall’Africa all’Europa, quelle storie di vite incenerite dal caldo del deserto, incarcerate dentro i lager libici finanziati dall’Europa, inghiottite dalle acque del Mediterraneo. È qui che Giorgio capisce: non siamo tutti sulla stessa barca. Pur di fronte a fenomeni di portata globale, non siamo ugualmente attrezzati per sopravvivere, né soprattutto per una vita libera e dignitosa, all’altezza delle speranze che ciascun essere umano coltiva per sé e per i propri cari. Il ricordo va al gruppo di amici accanto ai quali è iniziata la mia avventura nell’impegno sociale. Allora – era la fine degli anni Sessanta – guardavamo a un contesto più locale, dove tuttavia la portata delle disuguaglianze, delle povertà e delle diffidenze fra diversi gruppi sociali non era minore. Ci sembrò evidente che l’unico modo per comprendere i problemi degli altri, degli emarginati fosse quello di condividerli, di mettersi nei loro panni.

Giorgio Brizio – credit: Rebecca Miglino

Ed ecco le esperienze dentro al carcere per i minorenni, le comunità per giovani tossicodipendenti, le notti passate a dormire per strada… Giorgio mi appare erede di quelle scelte perché ha voluto sperimentare sulla sua pelle i guai degli altri. Salire sulla loro barca. È di barche vere che allora ci racconta, che solcano il mare, minacciate dalle tempeste reali e da periodiche ondate di disinformazione e odio politico, per salvare le vite “di scarto” di chi cerca sicurezza e opportunità di una vita dignitosa. Questa esperienza forte alimenta la sua coscienza politica, la sua voglia di partecipare al dibattito pubblico non solo attraverso un’opera di informazione e di denuncia sulle più gravi ingiustizie economiche, ambientali e sociali, ma anche in forma di proposta, di contributo costruttivo.

Arriviamo così a nuove forme di impegno, e a questo piccolo ma prezioso libro. Da decenni gli scienziati, i demografi e persino alcuni economisti, non soggiogati dalle dottrine neoliberiste dominanti, ci mettono in guardia contro un modello di sviluppo svincolato dal rispetto dell’ambiente e dei diritti di ogni persona. Se non hanno saputo farsi ascoltare loro, chi mai ascolterà un ragazzo di neanche vent’anni, senza nessuna qualifica speciale? Intanto, ho avuto piacere di ascoltarlo e di leggerlo io. Ho apprezzato il suo modo schietto di spiegare temi complessi senza banalizzarli, ma rendendoli accessibili. Ho apprezzato la freschezza della sua voce unita all’accuratezza del suo racconto. Ho apprezzato la sua umiltà nel richiamarsi sempre agli insegnamenti autorevoli che l’hanno spronato e accompagnato lungo il percorso.

Ecco, io penso che di voci come quella di Giorgio ci sia oggi davvero bisogno. Voci che padroneggiano i linguaggi contemporanei, comprensibili ai giovani e anche alle persone meno istruite. Nessun cambiamento è possibile se non nel segno del “noi”, di un impegno collettivo che chiami in causa ciascuno secondo le proprie conoscenze e capacità, il proprio ruolo, le proprie forze. E questo noi va mobilitato in ogni modo, con ogni mezzo.

Giorgio ha scritto un libro che è una piccola ma solida barca per navigare dalle secche dell’ignoranza, dell’indifferenza e della delega verso il mare aperto della consapevolezza, della speranza e dell’impegno. Servirebbe un’immensa flotta, e lui lo sa bene, per condurre l’umanità intera attraverso questo viaggio. Ma serve anche chi abbia il coraggio di imbarcarsi fra i primi. Non siamo tutti sulla stessa barca, ma dovremmo seguire tutti la stessa rotta, puntare tutti alla stessa meta: libertà, dignità e diritti per chiunque abiti la terra, oggi e nel tempo a venire.

Luigi Ciotti

Non siamo tutti sulla stessa barca
Le sfide del nostro tempo agli occhi di un ragazzo

Collana AsSaggi
Pagine 384
Prezzo al pubblico 16,50 euro
Prezzo sul sito 15,68 €