Non solo mare e natura selvaggia. Se la Sardegna è la meta delle vostre vacanze, avrete modo di apprezzare una tradizione gastronomica fortemente identitaria, ricca e antica. Troverete ricette frutto della tradizione agropastorale, basate su prodotti poveri che arrivano dalla terra, altre figlie di contaminazioni culturali, e ovviamente preparazioni di mare. E ancora tanti prodotti del territorio, da quelli più iconici come pane e paste a quelli di nicchia, passando per carni, formaggi, erbe spontanee e pesce. Andiamo quindi a scoprire 5 piatti che proprio non potete perdervi in un tour culinario dell’isola.

BURRIDA

Questa ricetta tipica della tradizione cagliaritana vede protagonista il gattuccio di mare, uno squalo di piccola taglia. Per realizzarla si lessano in acqua salata i tranci di pesce, poi si lasciano marinare in una salsa a base di aglio, olio extravergine, aceto, noci, pinoli e i suoi stessi fegatini. Molto saporita, sa burrida va servita fredda come antipasto o secondo piatto.

SEADAS

Diffuse in tutto il territorio regionale, sono il fiore all’occhiello della pasticceria sarda. Si tratta di grossi ravioli tondeggianti realizzati con un impasto a base di semola, strutto e acqua, e farciti con formaggio fresco di pecora leggermente acidulo. Una volta fritti, si servono caldi cosparsi di miele di corbezzolo. Non stupisce che la loro fama si sia diffusa ben oltre i confini dell’isola.

CULURGIONES

Tipici ravioli sardi a base di semola e acqua, la cui forma ricorda una spiga di grano (sa spighetta). Originari dell’Ogliastra ma diffusi in tutta l’isola, sono declinati in diverse varianti a seconda della zona: nella versione più classica la pasta è farcita con un ripieno di patate, pecorino e menta e condita con salsa di pomodoro. Da tradizione venivano preparati nel giorno dei morti e per la fine del raccolto del grano.

FREGOLA

La fregula è un tipo di pasta secca che si presenta sotto forma di piccole sfere irregolari (simili al cuscus ma di dimensioni maggiori) di grano duro e acqua, lavorate a mano e tostate in forno. Si cucina come primo piatto, in brodo o asciutta e variamente condita, dai frutti di mare alle verdure: è tradizionale incasada, ovvero con pomodoro fresco e pecorino grattugiato, o cun cocciula, con le arselle.

PORCHEDDU

Il maialino da latte cotto lentamente allo spiedo, a fuoco vivo, è con buone probabilità il piatto più iconico della gastronomia sarda. Amato dai turisti, per gli abitanti dell’isola è un tipico piatto dei giorni di festa e la sua preparazione un rituale. La sua buona riuscita dipende molto dalla qualità e dalla morbidezza della carne, oltre che dalla pazienza e dall’abilità dell’arrostitore.  

Ricette di Sardegna

Collana In cucina con Slow Food
Pagine 128
Prezzo al pubblico 9,90 euro
Prezzo sul sito 9,41 €