Questa settimana si può dire che al mercato si trovi tutto quello che si deve trovare in questa stagione e tutto a prezzi decisamente popolari. Avrete quindi l’imbarazzo della scelta per preparare il vostro menu del fine settimana, spaziando tra zucca, cavolfiori, finocchi, broccoli, barbabietole rosse, i cavoli neri belli croccanti grazie al freddo notturno, i primi carciofi e ogni altro ben di dio.

Al Sud, soprattutto, le precipitazioni si alternano a temperature relativamente alte, e questo favorisce il prosperare dell’ortofrutta. Certo, non cercate le zucchine con il fiore: costano anche sette-otto euro al chilo ed è normale in questo momento, quindi evitatele. D’altronde non ci si dovrebbe neanche chiedere quanto costano le zucchine a novembre…

Inizia la stagione degli spinosi

I carciofi spinosi di buona qualità iniziano ad arrivare anche se costano ancora un po’ cari (tra un euro e un euro e cinquanta l’uno). In Sardegna, dove sono prevalentemente coltivati, di recente ha piovuto nel momento giusto: se i coltivatori avessero potuto programmare le precipitazioni avrebbero scelto esattamente i giorni scorsi. Ci sono anche tanti thema, i carciofi non spinosi, che costano meno e per preparazioni cotte e con altri ingredienti vanno comunque bene.

E la frutta?

Gli agrumi, arance bionde e clementine in particolare, ogni settimana che passa sono migliori e costano meno.. Un po’ in crisi è l’uva da tavola, ma è l’ultima della stagione e poi la troverete solo conservata in grandi celle frigorifere e trattata per allungargli la vita, per questa strana e non condivisibile usanza per cui alcuni a Natale la vorrebbero in tavola. Anche i cachi sono sul finire del loro momento: quest’anno hanno avuto una stagione di raccolta più corta del solito, e dunque, se li volete, o adesso o (quasi) mai più.

Consigli in cucina

Con i banchi così forniti e a buon prezzo il consiglio della settimana allora si sposta in cucina, per quelle preparazioni autunno-invernali che tanto scaldano casa, stomaci e anche cuori. Per esempio, una seupa valpellenense valdostana (a destra la foto tratta dal ricettario La cucina di montagna): sono sufficienti del cavolo verza lessato e a striscioline, del pane a fette rosolato nel burro, fontina di buona qualità, del brodo di carne come si deve. Mettete gli ingredienti a strati in una terrina imburrata, coprite poi tutto con il brodo, formaggio grattugiato e un po’ di cannella, infornate e finite con il gratinare. Strepitosa e semplice.

Carlo Bogliotti, c.bogliotti@slowfood.it
Da La Stampa del 13 novembre 2021