Il 2022 non è iniziato bene per i coltivatori di finocchi. Purtroppo, il maltempo ha colpito le maggiori zone di produzione tra Campania e Puglia e almeno il 70% del raccolto si è dovuto buttare letteralmente via. Si è salvata la Calabria da questo punto di vista, e altre zone minori, ma la conseguenza è stata quella di un’impennata dei prezzi, più che raddoppiati. Oggi i finocchi li troverete al mercato a due euro e cinquanta centesimi al chilo, anche a tre euro. Peccato, perché sarebbe stato un ottimo momento per gustarsi una bella insalata finocchio e arancia, con un filo d’olio, pepe, magari qualche oliva buona.

Arance di Ribera, tarocco e mandarini

Le arance, infatti, costano poco, tra un euro e cinquanta e due euro e cinquanta a seconda della loro pezzatura. Ci sono già gli ottimi tarocco rossi dalla Sicilia, provenienti soprattutto dalla zona di Catania, ma anche le buone arance di Ribera, un’altra eccellenza della Trinacria. Alle tarocco, le prime rosse della stagione, seguiranno poi le sanguinello e infine le moro, le più tardive. E a proposito di agrumi che arrivano “per ultimi” è iniziata la raccolta del buonissimo mandarino tardivo di Ciaculli, nella conca d’oro palermitana. È anche un Presidio Slow Food, ma purtroppo sembra che quest’anno la produzione non sarà in grandissima quantità, con prezzi quindi un po’ più alti del normale, anche fino a tre euro e cinquanta al chilo per i più grossi. Intanto, la varietà avana è ancora presente, sempre proveniente dalla Sicilia e anche ­– con una produzione importante e di qualità – dal tarantino. Finite le clementine, è dunque ora di fare i conti con i semi all’interno dei mandarini, ma il loro profumo più intenso, soprattutto se tardivi, vi ricompenserà alla grande.

Cavolfiori buoni e al prezzo giusto

La verdura più conveniente questa settimana però è il cavolfiore, a compensare i prezzi molto alti dei finocchi. Anche quelli particolari, violetti, gialli oppure i romaneschi con la caratteristica forma a frattale, non costeranno più di due euro e cinquanta al chilo. Per renderli una vera prelibatezza, anche i più comuni e meno cari, vi consigliamo nuovamente la tecnica semplice e conveniente di sbollentarli cinque minuti interi a poi metterli così, in forno a 180° per venti minuti. Prima spennellateli di burro fuso e salateli, saranno una goduria da accompagnare con una salsa di yogurt, succo di limone e sale o altri condimenti a vostra scelta.

Carlo Bogliotti, c.bogliotti@slowfood.it
Da La Stampa dell’8 gennaio 202
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