La scorsa settimana al Centro e al Sud si raccoglieva tanto nei campi, quanto meno regolarmente, ma non viaggiavano i camion per portare la merce ai mercati. Oggi che invece gli scioperi sono finiti c’è poco da trasportare. Il paradossale rigurgito d’inverno che ha coinvolto le parti meridionali del Paese mentre al Nord si registrano temperature mediamente più alte e nessuna precipitazione (altrove piove o addirittura nevica) ha rallentato tantissimo le normali produzioni di verdura, mentre gli agrumi stanno finendo.
Ultimi agrumi e carciofi in abbondanza
Per le arance tarocco si parla ancora di due settimane di mercato, mentre mandarini e clementine sono sempre più rari. È ovvio che i prezzi si stiano alzando in maniera generalizzata e che si sopperisca alla scarsità con prodotti provenienti dall’estero, per un motivo però diverso da quello analizzato sette giorni fa. Diventa difficile consigliare oggi un prodotto in particolare al mercato: ci sono sempre carciofi a profusione e abbiamo visto che in certe zone particolari della Liguria, come Alassio o Bordighera – laddove c’è un microclima particolare – le primizie stanno anticipando i tempi. Ad Alassio, per esempio, abbiamo visto raccogliere le fragole e quasi spuntare i primi asparagi. Ma si tratta di poca roba, adatta per lo più al consumo locale o per qualche raro turista fiori stagione. Beati i liguri.
Alla scoperta delle erbe spontanee
Chi invece è fuori dai discorsi sono ancora le regioni settentrionali dove però è già possibile procurarsi buoni cibi freschi al di fuori dei mercati. Se si ha voglia di andarli a cercare. Le temperature miti e il sole stanno aiutando alcune erbe spontanee, come il tarassaco (foto di copertina) per esempio, ma non soltanto. È il momento buono dunque per i primi getti di queste piccole riserve di cibo a disposizione di tutti – perlomeno di chi sa cercare –, i getti più teneri e gustosi di tutta la stagione. In attesa del dipanarsi ulteriore delle varie fioriture e crescite selvatiche si può dunque già iniziare a curiosare nei prati, dotandosi di buoni manuali o comode app per gli smartphone che aiutano nell’identificazione (per gli impieghi in cucina vi rimandiamo al nostro ricettario). Ma c’è anche chi al mercato si sta specializzando in questa categoria merceologica: la nostra esperienza con i contadini di Porta Palazzo a Torino ci insegna che borragine, tarassaco, addirittura cren, si possono tranquillamente acquistare tra i banchi, e siamo sicuri che in ogni mercato contadino d’Italia avrete la stessa opportunità.
Carlo Bogliotti, c.bogliotti@slowfood.it
Da La Stampa del 5 marzo 2022
1 commento
Ho la fortuna di avere un piccolo orto/giardino a disposizione e il tarassaco cresce rigoglioso. Rallegra con i suoi fiori gialli ed i ‘soffioni’ quando va in semenza. Lo preferisco in insalata con i rapanelli o un cipollotto fresco. Ottimo diuretico, aiuta contro la ritenzione idrica 🙂