Mentre buona parte dell’Italia è sotto pioggia e temporali e – escluse la Sicilia e poche altre zone – le temperature non sono ancora proprio primaverili, è naturale che oggi al mercato ritornino in grande auge i prodotti più da stagione fredda come broccoli e broccoletti, cavolfiori, carciofi. È questione di gusti e di attitudine all’acquisto e poco male, perché permane lo stato di abbondanza per ogni prodotto, a prezzi popolari o non troppo alti. Copiose fragole come sempre, asparagi, piselli (finalmente di gran qualità a non più di quattro euro al chilogrammo), ma evitate le prime pesche che arrivano dall’estero, non sono per niente buone oltre a essere poco sostenibili. Ma in tema di viaggi e sostenibilità lasciateci segnalare una cosa, se comprerete cipolle, come spesso accade a tutti.

Il paradosso delle cipolle importate

Oggi in tutta Europa non si raccolgono e non si trovano le classiche cipolle bianche e rotonde più comuni, quelle per il soffritto o il brodo, per intenderci. Una sorta di commodity. Ma non è che non al mercato mancherà la categoria di prodotto: la troverete eccome, il problema è che questi bulbi arrivano dall’Australia o dall’India. Ma vi pare possibile che nel 2022, con tutti i problemi cha abbiamo, si debbano far viaggiare le cipolle dall’Australia all’Italia? Non rendetevi complici di quest’assurdità e quindi verificate accuratamente la provenienza di uno degli ingredienti più utilizzati nelle cucine italiane e per questo comprato in maniera forse più distratta del solito. a tal proposito, questo è il momento dell’anno in assoluto migliore per comprare le rosse di Tropea. È il periodo in cui i cipollotti iniziano a diventare vere e proprie cipolle, il momento esatto in cui esprimono il massimo della dolcezza e tutte le virtù che le hanno rese famose. Come per gli altri prodotti, i prezzi sono normali.

Viaggio nei Presìdi Slow Food

Sempre in tema di cipolle, sappiate che ci sono addirittura dodici Presìdi Slow Food a esse dedicati (scopritele tutte nel nostro Atlante). In questo momento inizia la belendina di Andora in Liguria, in forma di cipollotti e poi, da giugno in poi, arriveranno anche tutte le altre e ve ne daremo conto perché sono uno spettacolo. Buone, ma non Presidio, sono anche quelle di Santa Margherita di Savoia, vicino a Barletta, bianche e un po’ piatte, molto dolci, che ora si raccolgono su quei terreni sabbiosi e sono distribuite in tutta Italia, ideali per sostituire le cipolle australiane (ci vengono i brividi solo a scriverlo) e anche per un consumo a crudo in insalata.

Carlo Bogliotti, c.bogliotti@slowfood.it
Da La Stampa del 7 maggio 2022