Gli afflussi dei prodotti al mercato sono molto particolari e inusuali in queste settimane. Un po’ la guerra che incide sui trasporti internazionali, un po’ il rincaro di materie prime ed energia che si tira dietro un’inflazione come non si vedeva da tempo, un po’ le condizioni meteo da crisi climatica conclamata e la mancanza d’acqua stanno facendo saltare tutti i piani e ogni sabato la piazza è piena di sorprese. Gli aumenti sui cartellini sono quasi generalizzati, ma oscillano da molto a poco a seconda di condizioni inattese.
Per esempio, in questi giorni, al contrario di cosa direbbe il buon senso rispetto alla proliferazione delle zucchine con il caldo – che dovrebbe favorirne la rapidità della crescita – questo prodotto scarseggia ed è insolitamente esoso per essere a metà luglio. Cos’è successo: troppo caldo, poca acqua e le piante si seccano. Sono alti anche i prezzi di fagiolini e alcuni tipi di insalata proprio non si trovano o costano uno sproposito. Come la riccia e i manicotti adesso, ma si può optare per la iceberg o per la rossa.
I pomodori cuore di bue vanno via ancora per poco, ma forse già dalla prossima settimana le piante non produrranno tanto come ora e saliranno i prezzi. Però ci sono i pomodori della varietà oscar, le butaline in piemontese, simili ai San Marzano, che sono pronti a sostituirli in convenienza e anche – perché no se ben maturi – in insalata. È così un po’ per tutto, pure nella frutta abbiamo pesche carissime e albicocche ancora a buon prezzo, prugne inavvicinabili e meloni e angurie a pochissimo (e a fungere da prodotti “civetta” nei supermercati).
Per cui, se oggi partite già con la lista della spesa prima di andare al mercato, sappiate che potreste, senza guardarvi troppo attorno, spendere anche il 40% o il 50% in più di quanto tiravate fuori dal portafogli l’anno scorso a quest’ora. Se invece guardate attentamente cosa offre il mercato, al netto di queste “sorprese” per tutti, riuscirete comunque a portare a casa prodotti buoni, locali e senza svenarvi. La prossima settimana magari si ribalterà tutto, visto che sono attesi temporali e tempeste in molte parti d’Italia, quindi il consiglio è: prendete quel c’è e realizzate il vostro menu in base a quello. Non andate in piazza già con le idee chiarissime. Magari, per sette giorni, rinunciate a quella torta salata di zucchine e ricotta che volevate tanto fare per la famiglia.
Carlo Bogliotti, c.bogliotti@slowfood.it
Da La Stampa del 9 luglio 2022