Tra i professionisti serpeggia molta preoccupazione per la stagione autunno-invernale nei mercati. La situazione economica generale e l’inflazione galoppante fanno giustamente supporre che l’italiano medio avrà meno potere di spesa e si teme che tra le prime rinunce nel paniere alimentare di una famiglia possano esserci frutta e verdura. Le persone, soprattutto quelle con i redditi più bassi, si troveranno a fare delle scelte difficili e si suppone che preferiranno altre derrate come pasta e carni bianche. Non è una bella notizia per il mercato in sé, ma soprattutto per quanti dovranno privarsi di qualcosa: ne andrà sicuramente della loro salute. 

A parte queste fosche previsioni, però, c’è da dire che i prodotti che da settimane segnaliamo quanto siano stati più cari rispetto alla normalità hanno avuto finalmente un ribasso dei prezzi: insalate, cavolfiori e broccoletti costano quasi la metà e sono tornati a livelli normali. Ci sono dunque disponibili e abbordabili tutti gli ingredienti per un bel menu autunnale, in sintonia con le temperature di questi giorni. Delle zucche abbiamo già detto, di come siano convenienti e versatili in cucina, mentre ci sono finalmente le castagne di bosco che vanno dai tre ai cinque euro al chilo a seconda della pezzatura e della varietà. Arrostirle sul fuoco o passarle al forno dona un piacere unico, perché adesso sono quelle giuste per provare questa piccola gioia di stagione, visto che hanno preso il posto delle grandi, insapori e precocissime di varietà giapponese coltivata in pianura che abbiamo già ampiamente stigmatizzato “nelle puntate precedenti” e trovato sui banchi al mercato fino a pochi giorni fa.

Quindi a tavola possiamo partire con un bel minestrone caldo, arricchito di legumi, pepe e un ottimo olio extravergine, proseguire con delle fette di zucca mantovana gratinate in forno con taleggio o gorgonzola, quindi passare a un fine pasto tra frutta secca, castagne e noci, e frutta fresca. Ci sono le prime clementine, la stagione è iniziata presto in Sicilia, ma soprattutto ci sono tanti cachi, buonissimi. Ecco, forse è proprio questo l’ingrediente della settimana. Abbondante e in alcuni casi già maturo, o da comprare un po’ più duro per farlo poi addolcire lentamente in cassette riposte al buio in cantina. Mentre scriviamo abbiamo la fortuna di vedere un albero di cachi dalla finestra: trabocca di frutti, e sarà ancora più spettacolare quando perderà le foglie e rimarrà soltanto adornato da tante macchioline arancioni.

Carlo Bogliotti, c.bogliotti@slowfood.it
Da La Stampa del
15 ottobre 2022