Scriviamo questo pezzo il giorno di San Martino, data che storicamente rappresenta la fine ufficiale dell’anno agrario. Negli ultimi anni è diventata anche la ricorrenza degli Orti in Condotta di Slow Food, un progetto di grande rilevanza, per numeri e approccio. Ma dicevamo che questo è il momento in cui la campagna dovrebbe entrare in fase di riposo, prima di attraversare l’inverno e rinascere a primavera. Quello che sta avvenendo con il cambiamento climatico, però, è sotto gli occhi di tutti e oggi, per esempio, troviamo ancora sui banchi del mercato i peperoni di Carmagnola, di cui di solito si termina la raccolta al massimo a metà ottobre. E allora cosa vi consigliamo a questo giro?
Intanto, è vero che ogni settimana che passa gli agrumi del Sud sono più buoni e costano meno (per saperne di più vi rimandiamo all’articolo della scorsa settimana) , ma è pure un fatto che qui siamo un po’ in ritardo rispetto ai cicli passati. Cardi, carciofi spinosi e cavoli verza e nero attendono con ansia temperature rigide notturne per diventare superlativi. Il mercato è da quasi un mese che è “fermo”: prezzi bassi, tanto prodotto con regioni che si sovrappongono nell’immissione in commercio (cosa che si cerca sempre di evitare con la programmazione) e domanda floscia, condizionata dal clima.
Alla fine, forse, la cosa più conveniente oggi sono i broccoletti e i cavolfiori che più avanti – se tutto va come deve andare – patiranno il freddo. Per cui ecco il consiglio: provate una semplicissima pasta con cavolfiore e capperi. È sufficiente bollire le cimette con la pasta per il suo tempo di cottura e poi saltare tutto in padella dove prima avrete fatto andare aglio, olio, capperi, timo, pinoli e dorare un po’ di pangrattato (ricetta di Myriam Sabolla). Una delizia da portare in tavola in non più di 20 minuti!
Carlo Bogliotti, c.bogliotti@slowfood.it
Da La Stampa del 12 novembre 2022