Questa settimana ci sono poche novità al mercato, nel senso che la produzione di frutta e verdura è come l’avevamo prevista sette giorni fa: è tornata a prezzi nella norma dopo un lungo periodo di rialzi importanti e scarsità di prodotto per ragioni soprattutto legate alle condizioni meteo. I cavolfiori, per esempio, finalmente hanno il loro giusto prezzo per il periodo e si possono comprare tranquillamente. Se proprio vogliamo cercare del nuovo, possiamo segnalarvi che da Campania e Basilicata, soprattutto, arrivano già fave e piselli freschi (quelli campani di solito sono particolarmente buoni) ma hanno prezzi da super primizia e costano tra i sei e i sette euro al chilo. Che consigliare dunque oggi ai nostri lettori?

Beh, ispirati da un libro recentemente pubblicato da Slow Food Editore, Cucina svuotafrigo, vi invitiamo ad aprire il vostro frigorifero e prendere spunto da lì per i vostri piatti. 

Carlo Petrini, anni fa, parlando di spreco alimentare sosteneva che i nostri frigoriferi fossero i principali creatori di rifiuti alimentari, dei veri e propri “cimiteri di famiglia” in cui avvizzivano tristemente verdure, avanzi cucinati, erbe, formaggi e quant’altro. E quanto ha ragione! Dunque fate l’esercizio: aprite il frigo e partite da lì. Volete un esempio? Il sedano di solito ha come stagioni d’elezione estate e autunno, ma con le coltivazioni in serra si trova tutto l’anno e spesso lo compriamo per i nostri soffritti e brodi, salvo poi dimenticarci di quel che avanza, lasciandolo in fondo al cassetto per la verdura. Non resiste in condizioni ideali per più di 5 o 6 giorni frigo. E questo se si conserva come si deve, cioè in sacchetti microforati o anche – buono a sapersi – a tocchetti immersi nell’acqua così da mantenere la sua croccantezza.

Ma cosa possiamo fare con questi avanzi? Beh, un’insalata langarola per esempio, unendo il sedano a toma e noci, oppure un pesto con le sue foglie, usando le mandorle al posto dei pinoli che a Genova mettono con il basilico. Oppure, ancora, si può fare come fanno a Prato: usare il sedano come base per essere riempito di carne trita, uovo e parmigiano ed essere poi gratinato in forno. Sono idee, e sono tutte nel prezioso libro che abbiamo citato prima, che ci dà spunti sfiziosi per molte categorie di prodotto che possiamo ritrovarci in frigo prima di consegnalo all’oblio della spazzatura. Non solo è etico non sprecare, ma visto che spesso parliamo di convenienza, è anche un modo intelligente per risparmiare sulla nostra spesa. Proviamoci.

Carlo Bogliotti, c.bogliotti@slowfood.it
Da La Stampa del 4 marzo 2023