Questa settimana è senz’altro giunto il periodo degli asparagi, sempre più diffusi in quasi ogni regione con le loro varietà locali deliziose.
La domanda è purtroppo molto alta e il prezzo continua a seguirla, per cui si pagano ancora tra i sette e i dieci euro al chilo. Sicuramente restano buoni gli agretti, molto convenienti e iniziano anche a esserci gli asparagi selvatici, i luvertin in Piemonte (per esempio), che potete avventurarvi nel cercare o comprare: costeranno un euro al mazzetto circa. Non proprio poco se si conta che il mazzo peserà sui cinquanta grammi, per cui si parla di venti euro al chilo! Ma sono buoni, e come tutte le verdure elencate fin qui si accoppiano bene con le uova cucinate in ogni foggia.
Il nostro consiglio, al solito, è quello di comprare uova che siano da allevamenti il più sostenibili possibile. Le uova da galline allevate all’aperto o a terra, magari biologiche: ricordiamo la tabellina di lettura del codice stampigliato su ogni uovo. Se il primo numero è zero significa che sono uova biologiche, se è uno vuole dire che sono allevate all’aperto, se è due sono tenute a terra ma al chiuso (e con poco spazio, generalmente); se poi fosse tre si tratterebbe di allevamenti in gabbia, assolutamente da evitare.
Per concludere, passiamo alla frutta: è un buon momento anche per le fragole. Abbondanti e a prezzi decenti. Non cadete nell’errore di andare al mercato e lasciarvi tentare da uva, pesche o altra frutta fuori stagione. Se ne stanno importando tonnellate dal Sud America e non ci sembra tanto il caso di foraggiare un commercio decisamente insostenibile.
4 commenti
Grazie per queste belle notizie di ..staglione.
A volte viviamo in modo così frettoloso da non aver tempo per ricordare lo scorrere dei mesi con i doni che la natura vi associa.
È proprio vero. Che piacere prendersi un po’ di tempo per riconnettersi con i ritmi della natura.
Dovremmo tutti imparare a consumare prodotti agricoli di stagione e possibilmente a filiera corta (cioè dei territori vicini). Insegniamo alla grande distribuzione che non si devono sfruttare i contadini e non si devono SOTTOPAGARE i prodotti.
Giustissimo. Da parte nostra cerchiamo sempre di sensibilizzare su questi temi, promuovendo il cibo locale, stagionale e di qualità.