Dopo un paio di settimane di rubrica dedicata a eventi (sia atmosferici, purtroppo, sia rassegne gastronomiche, con gioia) torniamo oggi a fare il punto sui mercati e diciamo subito che la situazione è molto difficile per la frutta mentre iniziano a essere convenienti, da Nord a Sud, molte verdure tipicamente estive.

Iniziamo dalle brutte notizie: sarà quai impossibile trovare pesche, albicocche o ciliegie buone. Proprio così: ingenti precipitazioni che hanno coinvolto un po’ tutto il Paese hanno compromesso sia quantità che qualità. Per cui, oggi, le poche ciliegie che riuscirete a trovare in vendita avranno prezzi da capogiro e non è detto che vi soddisfino. Si parte dai quindici o anche venti (!) euro al chilo per le più grosse e belle, si scende a otto per delle discrete pugliesi di varietà ferrovia e infine si arriva anche a cinque euro per le più piccole, ma a prescindere dalla taglia troverete poco gusto. Le albicocche invece costano poco, anche un euro e cinquanta al chilo, perché la domanda è ai minimi assoluti: dopo averle comprate un paio di volte e averne constatato la povertà di sapore non le vuole quasi più nessuno. Come le pesche, per cui comunque è presto, la speranza è che con almeno una settimana di sole pieno e caldo le coltivazioni possano riprendersi e tornare a standard normali. Per le ciliegie, invece, la stagione può praticamente dirsi chiusa qui. Raccolgono soltanto quelli che hanno installato dei sistemi di copertura degli alberi costosissimi, che pochi produttori possono permettersi.

E veniamo alla verdura, che poi approfondiremo nelle prossime settimane. Intanto vi segnaliamo che da una settimana le melanzane si raccolgono anche al Nord e dunque il consumo locale è sempre garantito anche a un euro e cinquanta al chilo; così come locali saranno i pomodori cuore di bue (sui due euro al chilo) che crescono bene in tutti gli orti della Penisola. E poi, finalmente, zucchine in quantità, anche le mitiche trombette, famose e delicate, che si raccolgono più che altro in Liguria e si comprano a circa cinque euro al chilo. Ma se volete stare su prezzi inferiori, le verdi scure sono anche sotto l’euro mentre le verdi chiare, magari con il fiore, variano da due a tre e cinquanta, a seconda di pezzatura, freschezza e presenza delle golose infiorescenze, da friggere a parte queste, magari ripiene con un tocchetto di mozzarella e uno di acciuga e ben sigillate con uno stecchino.

Carlo Bogliotti

da La Stampa del 17 giugno 2023