È arrivato agosto che, almeno nel nostro Paese, continua a coincidere con il mese delle ferie: finalmente è tempo di staccare la spina, rilassarsi e magari concedersi un bel viaggio. Se è vero che partire e scoprire luoghi, abitudini e cibi nuovi è uno dei piaceri della vita, esiste però un modo poco impattante per godersi le vacanze?
A un turismo mordi e fuggi, rumoroso e poco rispettoso, proviamo a rispondere con un turismo sostenibile, consapevole, etico e leggero. Che sa di poggiarsi su risorse limitate, che preserva il territorio, favorendo il benessere delle persone che lo abitano, che non lascia tracce. Sì, ma come? Per fornirvi qualche consiglio pratico ci siamo affidati a Silvia Moroni e al suo libro Parla sostenibile (clicca sul titolo per saperne di più), in cui è presente un intero capitolo dedicato al tema del viaggio
- Meno aerei
’aereo è uno dei mezzi che inquina di più. Non stiamo dicendo di eliminarlo dalla vostra vita, ma di prenderlo con coscienza. Evitatelo nelle tratte brevi, quelle che sono facilmente sostituibili dal treno. Attenzione agli scali, perché le partenze e gli atterraggi sono i momenti peggiori dal punto di vista ambientale.
2. L’alternativa più green ed economica
Anche se non è sempre possibile e non è un viaggio per tutte e tutti, provate a pensare i piedi o la bici (propria o a noleggio) come la prima opzione per visitare una città o per spostarsi da un punto all’altro, fino a organizzare una vacanza-trekking. Date un’occhiata all’app Wikiloc che offre tanti percorsi outdoor per ciclismo ed escursionismo in tutto il mondo.
3. Viaggi di prossimità
Invece di prendere il terzo volo per Londra a 19,99 euro, provate a scoprire aree poco conosciute, zone interne e i borghi bellissimi che offre l’Italia. Avete presente dove viviamo? In un Paese ricco di storia, arte e biodiversità, con meraviglie in ogni angolo.
4. Alla ricerca di dormite green
Fate un giro su Ecobnb, una piattaforma dove trovare alloggi di tutti i tipi, selezionati con criteri di sostenibilità. Da provare sono gli alberghi diffusi: spesso si tratta di edifici in abbandono in località poco abitate, che vengono rivalutati creando camere dislocate in tutto il paesino. Per una vacanza a contatto con la natura, poi, il campeggio è sempre un’ottima soluzione.
5. Occhio alle certificazioni
A tutela dei viaggiatori consapevoli, associazioni e governi hanno creato numerose certificazioni ambientali per le strutture ricettive, che devono rispettare criteri rigorosi. Una di queste è Ecolabel.
6. Mangiare il territorio
Il cibo è sempre una cosa seria, anche in viaggio. Predilegete la cucina locale e i piccoli produttori, curiosate tra i mercati contadini. Ricordatevi che Slow Food è un’associazione internazionale, presente in tantissimi Paesi ed è facile cercare informazioni online o sulle guide enogastronomiche.
7. Perché portare l’intero armadio?
La valigia di un viaggiatore green è leggera, comoda e intelligente. Serviranno solo pochi vestiti ben scelti, intercambiabili tra loro, in linea con gli usi del Paese visitato e con il periodo del viaggio.
8. Mai senza borraccia
Fatta eccezione per alcuni Paesi dove è altamente sconsigliato (se non proibito) bere l’acqua del rubinetto, in tantissimi altri è di uso comune. Non siate schizzinosi e adottate questo e altri accorgimenti per limitare i prodotti monouso in plastica.
9. Il viaggio è un momento di scambio culturale
Oltre all’ambiente, è necessario rispettare le comunità dei Paesi che si sceglie di visitare. Prima di partire, quindi, è bene raccogliere notizie su usi, costumi e tradizioni. Magari imparate anche qualche frase nella lingua locale e aprite la mente a qualcosa di diverso dalla vostra comfort zone.

Parla sostenibile
Collana: Slowbook
Pagine: 176
Prezzo al pubblico: 18,00 €
Prezzo online: 17,10 €
Prezzo soci Slow Food: 14,40 €